10 aprile 2020

Coronavirus: istruzioni per l'uso

Di seguito riporto ampi stralci delle informazioni e prescrizioni del Ministero della salute in relazione all'epidemia di coronavirus. Lo scopo è quello di fornire una rapida panoramica a chi non desideri sobbarcarsi la lettura dell'intero documento (che potete trovare qui: https://bit.ly/2Xq7EZL), non certo quello di sostituirsi a una pubblicazione ufficiale che comprende anche numerose indicazioni di carattere sanitario.


Virus e malattia

Che cos'è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono chiamati Coronavirus per l'aspetto simile a una corona al microscopio elettronico.
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale. 
A oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo: 
- Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore 
- Altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).

Che cos'è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019. 

Cosa sono il SARS-Cov-2 e la COVID-19?
Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato, dagli esperti dell'apposito comitato, "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2), perché appartiene alla stessa famiglia del virus che ha provocato la Sars (SARS-CoV). Benché strettamente correlati, i due virus sono diversi.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus si chiama “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata).

Perché è comparso il nuovo coronavirus? 
La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione. 


Sintomi

Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?
I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento. Circa 1 su 5 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie, richiedendo il ricovero in ambiente ospedaliero.

Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia?
Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete; i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

Quali sono le raccomandazioni per le persone più a rischio?
Il DPCM dell'8 marzo 2020 raccomanda a tutte le persone anziane o affette da una o più patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino a un massimo di 14 giorni.


Modalità di trasmissione 

Il Coronavirus e il nuovo Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona? 
Sì, alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. 
Anche il nuovo Coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato. 

Come si diffonde il nuovo Coronavirus?
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.

Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona? 
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite: 
    • la saliva, tossendo e starnutendo 
    • contatti diretti personali 
    • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi 
In particolare sono a rischio di essere contagiate e persone che:
    • vivono nella stessa casa di un caso di COVID-19
    • hanno avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (stretta di mano o faccia a faccia a distanza inferiore a 2 metri)
    • si sono trovate in un ambiente chiuso (ad esempio aula scolastica, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale, cabina di aereo) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri; 

L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta dal contatto con una persona che non presenta sintomi (asintomatico)?
La principale via di trasmissione del virus, secondo l’OMS, in base ai dati attualmente disponibili, avviene attraverso il contatto stretto con persone sintomatiche. È ritenuto possibile, sebbene in casi rari, che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.

Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?
No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. 
Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.

Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?
Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio.
L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 70% o a base di cloro all’0,1% (candeggina).
Ricorda di disinfettare sempre gli oggetti che usi frequentemente (il tuo telefono cellulare, gli auricolari o un microfono) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore). 


Prevenzione e trattamento

Cosa posso fare per proteggermi?
    • restare a casa, uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità
    • lavarsi spesso le mani; 
    • evitare il contatto ravvicinato con persone, anche familiari, che soffrono di infezioni respiratorie acute; 
    • evitare abbracci e strette di mano; 
    • mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro; 
    • igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); 
    • evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri; 
    • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; 
    • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; 
    • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
    • arieggiare gli ambienti in cui si soggiorna;
    • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; 
    • usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19 rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale. Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.

Quali sono le regole per la disinfezione / lavaggio delle mani?
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l'infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 70%). 

Devo indossare una mascherina per proteggermi? 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. 
L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. 
Infatti, è possibile che l'uso delle mascherine possa addirittura aumentare il rischio di infezione a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi. 
Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L'uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
Non è consigliato l’uso di maschere fatte in casa o di stoffa (ad esempio sciarpe, bandane, maschere di garza o di cotone), queste infatti non sono dispositivi di protezione e la loro capacità protettiva non è nota.

Come devo mettere e togliere la mascherina?
Ecco come fare: 
    • prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica 
    • copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che sia integra e che aderisca bene al volto 
    • evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani 
    • quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; in quanto maschere mono-uso 
    • togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani. 

Vane speranze e utili chiarimenti
    • Non esiste un vaccino per il nuovo Coronavirus, e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi). 
    • Il vaccino antinfluenzale non protegge da COVID-19.
La vaccinazione anti-influenzale è fortemente raccomandata perché rende la diagnosi differenziale (cioè la distinzione tra le due infezioni), più facile e più rapida, portando più precocemente all'isolamento di eventuali casi di coronavirus.
    • Il vaccino contro la tubercolosi non protegge contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Questo vaccino resta indicato in particolari categorie di popolazione a rischio per queste infezioni. 
    • Gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, ma funzionano solo contro le infezioni batteriche. 
    • Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio.
    • L'assunzione di farmaci per curare malattie croniche non rende più esposti al rischio di prendere l’infezione da nuovo coronavirus. I farmaci per la cura delle patologie croniche di cui si è affetti sono importanti per tenere sotto controllo sintomi e malattia, quindi non vanno sospesi salvo diversa indicazione del medico curante. 


Diagnosi

Come sapere se si è contratto il nuovo coronavirus
L'unico modo attualmente disponibile per verificare l'eventuale infezione da coronavirus è l'esame della saliva prelevata con un tampone dalla gola del paziente.
La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento regionali secondo i protocolli indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. 

Chi deve e chi non deve essere sottoposto al tampone?
L’indicazione ad eseguire il tampone è fatta dal medico in soggetti sintomatici per infezione respiratoria acuta, che soddisfino i criteri indicati dal Ministero della Salute, e in assenza di un’altra causa che spieghi pienamente il quadro clinico. 
Non è viceversa raccomandata l’esecuzione del tampone ai casi asintomatici. 

Esistono test rapidi o analisi di laboratorio che consentano di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus o se si sono sviluppati anticorpi contro SARS-CoV-2? 
No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. 
Si conferma inoltre che non esiste alcun test basato sull'identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi rapida di contagio virale o di COVID-19. 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attualmente valutando circa 200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati portati alla sua attenzione; i risultati relativi a quest’attività screening saranno disponibili nelle prossime settimane. 

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