11 marzo 2020

Coronavirus


Da alcune settimane viviamo in una condizione mai provata prima di sospensione di ogni forma di vita sociale e di attività lavorativa. Queste misure, destinate ad avere un impatto negativo sull'economia e il tessuto sociale del paese, godono però del consenso della grande maggioranza della popolazione grazie a un unico motivo: la paura.

Il contagio della paura

Elena Basso

Le epidemie scatenano paure ancestrali. Le misure adottate contro la diffusione del contagio da coronavirus sono una risposta adeguata? Proviamo a fornire alcuni spunti di riflessione

Le bugie hanno le gambe lunghe

Elena Basso

Nel 1971 l’analista militare statunitense Daniel Ellsberg consegnò al New York Times e ad altri giornali copia dei documenti segreti del Pentagono, 7000 pagine che contenevano “prove di un quarto di secolo di aggressione, trattati infranti, inganni, elezioni rubate, menzogne e omicidi”.
Ancora oggi la nostra possibilità di venire a conoscere la verità dipende dal coraggio di poche persone capaci di anteporre il loro senso del dovere verso l'umanità agli obblighi verso le amministrazioni da cui dipendono.

Il contagio che viene dalla Siria

Alberto Negri

Dalla Siria arriva il contagio della vergogna: è questo il titolo .dell'articolo in cui Alberto Negri, sul Manifesto, dipinge un quadro impietoso della situazione in Medio Oriente e formula alcune ipotesi per l'avvenire. Dovrebbe indurci a riflettere.

(https://bit.ly/3cTUGsO)

Chiaroscuri latinoamericani

Alfredo Somoza

Segnali diversi ci giungono quasi quotidianamente dall'America latina: relativa tranquillità in Venezuela e manifestazioni popolari in Ecuador; la liberazione di Lula e il ritorno al governo dei peronisti in Argentina, la cacciata di Morales dalla Bolivia dopo che aveva vinto le elezioni, giudicate fraudolente dall'OSA ma considerate corrette dal Washington Post. Questo articolo di Alfredo Somoza, ben noto a tutti noi per la sua collaborazione con Radio popolare, ci aiuta a inquadrare meglio i singoli avvenimenti.

Ci ha lasciati Ernesto Cardenal

Ernesto Cardenal, poeta, prete e patriota, è morto il 1° marzo a Managua, all'età di 95 anni.
Il suo profondo anelito per la liberazione e l'autonomia dei popoli, il suo costante impegno nella lotta per la dignità di tutti, l'hanno portato più volte a incrociare il cammino del Tribunale Russell. Per questo la sua scomparsa non è una perdita solo per la poesia e per l'America latina, ma per tutti noi.

Giorno del ricordo o della divisione?

Elena Basso


Il “giorno del ricordo” è stato istituito nel 2004 per commemorare la tragedia delle foibe e dell'esodo degli italiani dall'Istria. E tuttavia il legittimo riconoscimento delle sofferenze di allora è stato da subito strumentalizzato dagli avversari della pacificazione, secondo un indirizzo politico non nuovo, se già nel 1947 in un appunto al ministro degli Esteri si legge «che il mettere in cattiva luce le atrocità degli jugoslavi nei confronti degli italiani è uno degli scopi cui tendiamo perché in questo modo possono crearsi le premesse necessarie per rifiutare la consegna di italiani alla Jugoslavia». Una volta cancellati dalla memoria i crimini fascisti sul confine orientale, si è potuta riscrivere la storia.
Ripubblichiamo, parzialmente rielaborato, un breve testo scritto alcuni anni fa per la “lettera delle Acli”.

Traditori di classe

Elena Basso

“Traditori della propria classe sociale” si autodefiniscono i circa duecento milionari americani (un'inezia, in un paese dove i super-ricchi si contano a milioni) riuniti nell'associazione “milionari patrioti”. Alcune loro posizioni meritano di essere conosciute.