25 febbraio 2022

Ucraina: chi vuole la guerra?

[eb]

Mancano pochi mesi alla dissoluzione dell’Unione sovietica e già Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia e Romania chiedono di aderire alla Nato; l’Alleanza atlantica respinge questa richiesta e ribadisce quanto a più riprese aveva garantito al premier sovietico Gorbaciov per favorire la sua politica distensiva il segretario di Stato USA James Baker: “la Nato non si estenderà di un millimetro a est” [1].

L’Ucraina, la Russia, l’Europa e noi

Sandro Antoniazzi

Sembra che il popolo, noi tutti, noi cittadini, si sia rinunciato da tempo a discutere dei problemi internazionali, nel frattempo diventati sempre più importanti. Per esempio l’Ucraina. Ma Putin ha proprio torto a temere l’ingresso dell’Ucraina nella Nato? E perché l’Europa lancia grida di condanna contro la Russia e poi la sollecita a rifornirci del gas di cui abbiamo bisogno? Ma, al di là dell’Ucraina, ci sarebbero tante altre domande che meriterebbero di essere poste…

La soluzione alla crisi nell’Europa dell’Est non può essere militare


Ray Acheson

Per Ray Acheson, attivista della Women’s International League for Peace and Freedom intervistata da Altreconomia, la sicurezza non si impone con le armi, ma al contrario con il disarmo e l’organizzazione di tutti i movimenti per la pace

Amnesty condanna l'apartheid israeliano

«Israele non è uno Stato di tutti i suoi cittadini. In base alla legge sullo Stato-Nazione che abbiamo approvato, Israele è lo Stato-Nazione del popolo ebraico, e di nessun altro», Benjamin Netanyahu, marzo 2019

Saranno gli afgani a risarcire le vittime dell'11 settembre?

Con motivazioni surreali l’amministrazione Biden ha autorizzato l'uso di 3,5 miliardi di dollari di denaro afgano congelato nelle banche statunitensi per risarcire i familiari delle vittime dell’11 settembre

Farmaci: per pochi o per tutti?

Mentre un vasto movimento di organizzazioni e stati del Sud, capeggiati da India e Sudafrica, chiede una moratoria sui brevetti anti-covid, l’Italia va in direzione opposta e concede alle multinazionali del farmaco una proroga sui brevetti di cinque anni

Libia: l’Italia non sia complice

Diciamo basta all'accordo con la Libia, in base al quale versiamo milioni di euro perché quel paese si faccia gendarme e aguzzino contro i disperati in fuga verso l'Europa