25 febbraio 2022

Libia: l’Italia non sia complice

Diciamo basta all'accordo con la Libia, in base al quale versiamo milioni di euro perché quel paese si faccia gendarme e aguzzino contro i disperati in fuga verso l'Europa


A cinque anni dagli accordi fra Italia e Libia, oltre 170 organizzazioni europee e africane chiedono al governo italiano la revoca del memorandum che ha consegnato alla ex colonia la gestione dei flussi migratori e che di fatto blocca in Libia migliaia di migranti in condizioni disumane e impossibilitati a chiedere protezione.
L’evoluzione della situazione in Libia ha reso ancora più drammatica la situazione per migranti e rifugiati, che denunciano di essere sottoposti ad arresti e detenzioni arbitrarie, violenze sessuali e torture, trattamenti definiti dalla Missione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite “crimini contro l’umanità”.
Nonostante l’Italia conosca bene questa realtà, continua a finanziare interventi per respingere e trattenere i migranti in Libia, rendendosi complice dello sfruttamento e riduzione in schiavitù di migliaia di persone.

PER SOSTENERE L'APPELLO:
https://forms.gle/1qmmBW5o8Ya64HvNA (associazioni)
https://forms.gle/E4q3eZ82k8cVTS8VA (singoli)

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