Uno dei primi impegni del nuovo governo è quello di valorizzare le eccellenze italiane. A cominciare dai sottosegretari. Eccone alcuni esempi segnalati da Maurizio Crozza, nella trasmissione del 26 febbraio su Nove.
Lucia Borgonzoni, leghista: «Non leggo un libro da tre anni». Promossa ai beni culturali (ma l'ultimo libro che ha letto per svago è “Il castello” di Kafka: forse aspira al posto di Brunetta).
Manlio Di Stefano, cinque stelle, sottosegretario agli esteri, dopo le forti esplosioni al porto di Beirut, capitale del Libano: "Un abbraccio agli amici libici". Conserva il suo incarico.
Rossano Sasso, leghista: “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto. Dante Alighieri”. Le parole non sono di Dante, ma di Topolino. Promosso alla Pubblica Istruzione.
Un quarto sottosegretario citato da Crozza a cui però guarda non con ironia, ma con preoccupazione, è l'avvocato Carlo Sibilia, difensore di Berlusconi, promosso alla Giustizia
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