15 giugno 2011

Un raccontino a margine dei referendum

Ettore Masina

Nel 1989 Ettore Masina, allora deputato della Sinistra indipendente, presentò un’interrogazione al ministro degli esteri sulla gestione degli affari dell’ospedale San Raffaele in Brasile



Era una favela grande, nello splendore della Bahia. Arrivò un vecchio Prete-Manager italiano e decise che avrebbe beneficato i poveri, costruendo un ospedale; e costruendolo proprio lì, dove stava la favela. 
Tra il Vecchio e i favelados cominciò allora una guerra fatta di avvocati, carte bollate e polizia, da una parte, e, dall'altra, gli analfabeti e i loro bambini.
Il primo round fu vinto dai testardi baraccati e allora qualcuno arruolò un gruppo di jaçungos per le necessarie pulizie. Gli jaçungos sono piccoli e grandi delinquenti, non costano neppure tanto e lavorano bene. Visitarono di notte la favela, spararono in alto, distrussero i piccoli orti, diedero qualche spallata alle baracche. I bambini piansero, gli uomini e le donne no. Gli imprenditori domandarono ai teppisti se fossero rincoglioniti, si dessero da fare. Allora gli jaçungos dinamitarono una fonte intorno alla quale la favela era sorta - e la storia finì. 
Senza libera acqua i poveri non vivono. Il prete-manager diventò ancora più santo. 

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