8 gennaio 2020

Due donne e un prete


Più di cinquant'anni separano la teologa emiliana Adriana Zarri, scomparsa una decina di anni fa, dalla scrittrice sarda Michela Murgia, accomunate però dalla capacità di esprimere con parole chiare e forti, sia pure con stili diversi, il proprio rifiuto delle brutture morali e politiche del fascismo e del razzismo, comunque travestiti.
Il terzo personaggio del titolo è don Aldo Antonelli (da qualcuno definito un “prete freelance”), a cui devo la segnalazione, in tempi diversi, dei due brevi testi che vi propongo qui sotto, e a cui sono debitore per il suo sguardo attento sull'attualità.


Dio Patria Famiglia
Adriana Zarri

«Dio mi sta bene, e anche la patria e la famiglia; ma il trilogismo “Dio-Patria-Famiglia” non mi sta più bene.
Dico no a quel dio usato come cemento nazionale, a quella patria spesso usata per distruggere altre patrie, a quella famiglia chiusa nel proprio egoismo di sangue. Non mi riconosco tra quei cittadini ligi e osservanti che vanno in chiesa senza fede, che esaltano la famiglia senza amore, che osannano alla patria senza senso civico».


La bestemmia di Salvini
Michela Murgia

Questi giorni di vergogna saranno studiati sui libri di storia.
Per la disumanità, per l'odio organizzato contro l'umile, l'affamato, il debole, il perseguitato, l'emarginato che cerca giustizia. Per la gara a chi aveva la pensata più crudele. Per la pavidità dei complici di quell'odio, quelli che "ho votato, ma mi dissocio", quelli che uno stipendio da parlamentare vale più delle vite umane che avete condannato a morire in acqua, più della libertà di dissentire che avete condannato a morire in terra, più di tutta la storia che state sporcando.
Finché avremo fiato combatteremo questa legge e la vostra disumana visione del mondo e alla fine renderete conto di ogni cosa: dei morti in mare, della persecuzione della solidarietà, delle cariche della polizia contro chi protesta, del razzismo tornato senza più vergogna, del paese diviso e pieno di rabbia, dei soldi rubati e della paura delle persone alle quali invece che dare serenità avete venduto armi da puntare contro ogni diverso.
Quel giorno, ne sono convinta, renderete conto anche del furto del nome di una donna, Maria, che l'unica volta che ha parlato del suo Dio nel Vangelo lo ha fatto per dire da che parte stava: quella degli ultimi, mai quella di chi li perseguita.