5 settembre 2011

S. Ambrogio

Tuttora attuale, malgrado siano passati sedici secoli, questo commento di S. Ambrogio all'episodio di Naboth e del re Achab, che gli aveva tolto la vigna e la vita, raccontato nella Bibbia (libro dei Re, cap. 21)


"Quale ricco non brama le cose altrui? Chi si contenta di quello che possiede? [...] Voi ricchi non desiderate di possedere ciò che è utile: bramate di escludere gli altri da ciò che legittimamente posseggono. Per tutti è stato creato il mondo e voi vorreste prendervelo tutto; e non solo il mondo, ma il cielo stesso, l'aria, il mare vorreste che fossero a vostro esclusivo uso e consumo".

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