23 ottobre 2020

Giù la maschera!

L'allarme per il dilagare, in rete, di messaggi falsi e velenosi, favorito dalla velocità di diffusione e pervasività dei cosiddetti “social”, è ormai generale, almeno tra tutti coloro che hanno a cuore i valori essenziali della nostra democrazia.

Al tema abbiamo dedicato un anno fa un interessante convegno (https://ideeinformazione.blogspot.com/2019/04/la-democrazia-alla-sfida-dei-social.html) e sul punto ha recentemente, e ben più autorevolmente, espresso la sua preoccupazione anche il papa.

Lo scorso mese un gruppo di cittadini, preoccupati per la manipolazione dell'opinione pubblica realizzata attraverso questi messaggi da una sapiente macchina propagandistica, ha lanciato il progetto Smask.online.

I promotori di Smask, tutti volontari, hanno individuato nella macchina propagandistica messa in piedi senza risparmio di mezzi da Matteo Salvini uno strumento di disseminazione di contenuti nazionalisti, autoritari, sessisti, demagogici e reazionari, che ne fa la più grande operazione di manipolazione online in Europa e per certo versi superiore anche a quella trumpiana.

Smask intende contrastare con un’informazione corretta e puntuale la “bestia” del cosiddetto “capitano”, rispondendo con i fatti alle bugie e ai significati impliciti che nascondono. Al sito collaborano oltre cinquanta volontari, professionisti della comunicazione e non, e fanno appello all'attiva collaborazione di tutti coloro che, animati dalla stessa volontà di ristabilire i fatti, si battono per smascherare la bestia. 

(https://smask.online/).

 


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