26 aprile 2022

Gloria degli alpini o massacro nazifascista?

Con un solo astenuto, il Senato ha approvato la legge che istituisce il 26 gennaio, anniversario della sanguinosa battaglia di Nikolajewka, nella quale gli Alpini riuscirono ad aprire un varco nello schieramento sovietico consentendo così la ritirata ai resti dell'ARMIR, «Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini». Gli istituti storici si rivolgono al Parlamento chiedendo una data meno divisiva per celebrare la memoria degli Alpini



La Società italiana per lo studio della storia contemporanea (SISSCo), la Società italiana per la storia dell’età moderna (SISEM) e la Società italiana degli storici medievisti (SISMED) notano con preoccupazione la crescente e spesso casuale attività legislativa volta a riscrivere, infittendolo, il calendario civile italiano, spesso con l’esito discutibile di stabilire verità di stato che nuocciono al libero esercizio della ricerca storica, o hanno, come risultato di decisioni non sempre pienamente meditate, quello di creare potenziali problemi all’immagine, anche internazionale, della Repubblica. Per esempio, nei giorni scorsi si è deciso di istituire celebrazioni memoriali e una “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”, ma lo si è fatto fissando una data (il 26 gennaio) che, oltre a essere contigua alla giornata della memoria, non si collega all’intera storia e all'impegno anche umanitario del Corpo, bensì ne isola, celebrandola, un’impresa militare – la battaglia di Nikolajewka – condotta all'interno di una guerra di aggressione dell’Italia fascista, che si è per di più svolta in regioni oggi sconvolte da un’altra invasione. La SISSCo, la SISEM e la SISMED rilevano che sarebbe stato opportuno scegliere altre date, come per esempio quella del 15 ottobre (1872), giorno di fondazione del corpo. Si sarebbe così sottratto un Corpo cui tanto deve l’Italia a dannose logiche di strumentalizzazione, che non giovano alla sua memoria e alla sua immagine, e se ne sarebbe resa la celebrazione una condivisa espressione del profondo e duraturo legame degli Alpini con la società nazionale e internazionale.
La SISSCo, la SISEM e la SISMED suggeriscono che in futuro, in occasione di altri provvedimenti su celebrazioni memoriali, il Parlamento si avvalga nella fase istruttoria del parere delle Società scientifiche delle discipline storiche. Ciò al fine di permettere alle forze politiche di prendere le loro libere decisioni giovandosi di pareri informati sulle implicazioni culturali e non solo politiche della scelta di questa o quella data.


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