12 novembre 2010
Primarie per Milano
Il 14 novembre del 2010 si è votato alle primarie per scegliere il candidato del centro-sinistra a sindaco di Milano. Quella intensa,partecipata, vivace campagna elettorale, da cui emerse la candidatura di Giuliano Pisapia, ha posto le premesse per la grande vittoria del maggio successivo.
Domenica 14 novembre si vota alle primarie per scegliere il candidato del centro-sinistra a sindaco di Milano.
In allegato vi mando il foglio informativo ufficiale, dove trovate i profili dei quattro candidati, un modulo da compilare a casa per accelerare le operazioni di voto e soprattutto l'elenco dei luoghi ove si vota (sezioni di partito, circoli ARCI, locali pubblici, ecc.): ricordo che si può votare solo nel luogo indicato nel foglio informativo per la propria sezione elettorale.
In un tempo in cui il sistema elettorale proporzionale garantiva un'equa rappresentanza a tutte le forze politiche non c'era bisogno di primarie: ognuno era libero di manifestare le proprie preferenze in occasione delle elezioni vere, e le coalizioni di governo si formavano successivamente sulla base di programmi comuni. Viceversa la logica del sistema maggioritario e dell'elezione diretta del sindaco impongono la creazione di cartelli elettorali che non sempre rispecchiano esattamente gli orientamenti dei cittadini elettori.
Le primarie milanesi di quest'anno hanno un grande merito rispetto ad altre primarie decise in anticipo dalle segreterie dei partiti (penso alle elezioni "bulgare" di Prodi, di Veltroni e di Bersani: per i primi due abbiamo visto come è andata a finire). Il risultato milanese è veramente "aperto", e per questo è importante che la partecipazione al voto sia la più ampia possibile, come grande è stata la partecipazione ai dibattiti e agli eventi di questa vera e propria campagna elettorale.
Al di là delle persone e dei programmi dei candidati mi sembra che il dibattito si sia in parte spostato su aspetti di strategia e tattica politica, tra chi ritiene che la vittoria elettorale sia meglio garantita da posizioni e candidature che possano attrarre le simpatie dei moderati, e chi viceversa ritiene che la vittoria, e soprattutto l'affermazione di un programma e di una linea di governo della città dalla parte dei cittadini, si conquistano con un programma e con candidati in grado di riportare al voto e all'impegno civile i molti che in questi anni si sono allontanati dalla politica, un programma e candidati che segnino una netta rottura con questo sistema di potere arrogante e inetto, macchiato dagli scandali, che si prepara, con il PGT e l'Expo, ad una nuova devastazione del territorio.
Personalmente mi sono espresso a favore della candidatura di Valerio Onida, che ritengo il candidato meglio piazzato per battere la destra, in quanto in grado di raccogliere il consenso non solo della sinistra e delle forze del cambiamento, ma di tutti i democratici e di tutti i cittadini onesti, ed anche di molti che in passato hanno votato per il centro-destra e devono constatare oggi la mancata realizzazione delle promesse elettorali, il degrado di tutti i servizi pubblici, dalla scuola ai trasporti, l'inefficacia dell'ossessione "securitaria" che non ha risolto nessun problema ma li ha anzi aggravati. E lo ritengo anche il più sicuro garante dell'unità di tutte le forze della coalizione, dell'indipendenza da ogni forma di pressione, della capacità di realizzare una politica nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori.
Ma al di là delle preferenze personali di ciascuno di noi l'importante è partecipare numerosi e con convinzione a questo esercizio democratico, prendendo nelle nostre mani la scelta del candidato sindaco della coalizione.
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