9 dicembre 2010

Piccoli passi avanti per i palestinesi


Sotto il titolo “Piccoli passi avanti per i palestinesi” ho raccolto alcune notizie diversissime tra loro, dal premio assegnato dall'Accademia dei Lincei a una scuola di Gaza, alla sospensione della consegna di bulldozer della Caterpillar all'esercito israeliano, almeno sinché durerà il processo per l'assassinio di Rachel Corrie, la giovane pacifista americana uccisa proprio da uno di questi bulldozer mentre tentava di opporsi alla distruzione di una casa di palestinesi..



Brasile e Argentina riconoscono la Palestina.
A seguito di una richiesta personale fatta da Mahmoud Abbas, presidente dell'Autorità nazionale palestinese, al presidente brasiliano Luis Inacio da Silva, il 3 dicembre il Brasile ha formalmente riconosciuto la Palestina entro i confini del 1967 come Stato sovrano. Nel testo della lettera di riconoscimento si parla della "legittima aspirazione del popolo palestinese per uno stato sicuro, unito, democratico ed economicamente sostenibile che coesista pacificamente con Israele".
Nei giorni successivi anche l'Argentina ha riconosciuto la Palestina "nei confini del 1967".
(E' superfluo ricordare che Israele vuole annettersi una parte dei già ridottissimi "territori occupati" che insieme alla striscia di Gaza formano i confini del 1967).

Accademia dei Lincei: Gaza come la scuola di Barbiana
L'Accademia Nazionale dei Lincei ha assegnato il Premio «Antonio Feltrinelli» per il 2009, per «un'Impresa Eccezionale di Alto Valore Morale e Umanitario», ad una scuola palestinese di Gaza, il «Remedial Education Center» (REC). Il premio è stato conferito al direttore del REC, Husam Hamdouna, il 12 novembre nella sede dell'Accademia, alla presenza del Presidente della Repubblica, durante la cerimonia di apertura dell'anno accademico.
Il REC fornisce servizi di educazione ed assistenza a bambini e scolari, dalla scuola materna alla fine della scuola media, selezionati in base a criteri che privilegiano l'educazione dei più diseredati. Il REC ha adottato una definizione innovativa di diritto all'istruzione: come scrive il Dottor Hamdouna, «Riteniamo che il diritto all'istruzione significhi fornire un'istruzione di alta qualità che soddisfi tutte le esigenze educative di tutti i bambini, senza discriminazioni e senza distinzione di razza, religione, sesso e status socioeconomico.
Questo richiede di tener conto dei diversi livelli e delle diverse capacità dei bambini, in modo da fornire un'educazione all'interno della scuola che sia ambiente naturale per la crescita dei bambini e il loro sviluppo».

Sospesa la consegna dei bulldozer all'esercito israeliano.
In una prima, parziale, vittoria per i familiari di Rachel Corrie e per il popolo palestinese, Caterpillar ha deciso di sospendere la fornitura all'esercito israeliano dei bulldozer corazzati D29, usati per la distruzione delle case e delle coltivazioni palestinesi. Pare che la sospensione non sia definitiva, ma limitata alla durata del processo promosso dai familiari di Rachel Corrie per ottenere giustizia; il processo è iniziato nel marzo scorso nella città israeliana di Haifa, e non accenna a concludersi.
E' con uno di questi bulldozer che il 16 marzo 2003 è stata uccisa la giovane pacifista americana Rachel Corrie, che insieme ad altri attivisti americani e inglesi del movimento di solidarietà internazionale si era recata a Gaza per difendere le case, i pozzi, gli olivi minacciati di distruzione interponendosi come scudi umani. La versione ufficiale dell'esercito israeliano è che il carrista "non l'ha vista", e la morte di Rachel è dovuta alla sua stessa imprudenza; la versione ufficiale è stata contestata non solo dai compagni e dai familiari di Rachel, ma dallo stesso governo americano, che in una lettera ai genitori di Rachel scrive di non credere che l'inchiesta israeliana sia stata "approfondita, credibile e trasparente". Frattanto, al processo, i militari coinvolti (anonimi e mai mostrati in pubblico) dichiarano di "non ricordare".
All'indirizzo
http://www.nytimes.com/2010/11/08/world/middleeast/08corrie.html?_r=1&ref=world
una foto dei familiari in una pausa del processo ed un articolo del New York Times da cui ho tratto alcune di queste informazioni.

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