23 febbraio 2010
Una previsione troppo azzeccata
Elsa Morante
Circola in rete, in quei primi mesi del 2010, un testo profetico di Elsa Morante, che, scritto nel 1945, sembra il perfetto ritratto di Silvio Berlusconi. Qualche giorno dopo l'amica Etta Tonelli scova lo scritto originale della Morante e svela un piccolo mistero.
Lettera aperta ai piccoli alunni rom
di Irene Gasparini, Flaviana Robbiati, Stefania Faggi, Ornella Salina, Maria Sciorio, Monica Faccioli.
Era la mattina del 19 novembre 2009 quando, nella baraccopoli di via Rubattino, alla periferia est di Milano, 400 persone di oltre 70 famiglie venivano svegliate dai poliziotti in tenuta antisommossa e dalle ruspe. Lo sgombero del campo fu un evento traumatico per la città, culmine della politica di tolleranza zero della giunta di Letizia Moratti. Mamme e bambini finirono a dormire in strada e sotto il ponte della tangenziale. Quella volta, però, la città non rimase indifferente, come troppe volte in passato, e da lì prese avvio un processo di solidarietà che ha portato, dieci anni dopo, a far sì che oggi quasi tutte le famiglie vivano in una casa in muratura, i capifamiglia lavorino, e tutti i bambini frequentino le scuole. La “lettera aperta” delle maestre di allora è un luminoso esempio di solidarietà e di umanità.
Era la mattina del 19 novembre 2009 quando, nella baraccopoli di via Rubattino, alla periferia est di Milano, 400 persone di oltre 70 famiglie venivano svegliate dai poliziotti in tenuta antisommossa e dalle ruspe. Lo sgombero del campo fu un evento traumatico per la città, culmine della politica di tolleranza zero della giunta di Letizia Moratti. Mamme e bambini finirono a dormire in strada e sotto il ponte della tangenziale. Quella volta, però, la città non rimase indifferente, come troppe volte in passato, e da lì prese avvio un processo di solidarietà che ha portato, dieci anni dopo, a far sì che oggi quasi tutte le famiglie vivano in una casa in muratura, i capifamiglia lavorino, e tutti i bambini frequentino le scuole. La “lettera aperta” delle maestre di allora è un luminoso esempio di solidarietà e di umanità.
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